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Introduzione a TypeScript per lo sviluppatore C#
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Nei primi anni del web faceva la sua comparsa JavaScript (inizialmente denominato LiveScript), linguaggio che doveva consentire agli sviluppatori di applicazioni web di interagire con i vari elementi delle pagine. Nel corso degli anni JavaScript ha conosciuto una evoluzione straordinaria, incentivato dal sempre crescente supporto dei browser e dal costante incremento delle prestazioni degli interpreti, dal rilascio di svariate librerie che hanno notevolmente semplificato la vita degli sviluppatori (un esempio, jQuery), diventando così parte integrante e fondamentale nello sviluppo di RIA (Rich Internet Application) e giungendo ad essere alla base anche dello sviluppo di applicazioni per Windows 8.
Eppure, nonostante l'importanza acquisita, a causa di alcune mancanze insite nel linguaggio stesso, JavaScript continua ad essere un linguaggio ostico sotto diversi punti di vista. Trattandosi di un linguaggio interpretato e non tipizzato non esiste una fase di compilazione che evidenzi eventuali errori del programmatore. Inoltre manca di un vero supporto alla programmazione ad oggetti: non esistono infatti costrutti come le classi e le interfacce. Spesso inoltre, specie in progetti di grandi dimensioni, i sorgenti tendono a crescere in modo caotico e poco leggibile.
Nel tentativo di colmare le mancanze del linguaggio e di facilitare ed incrementare la produttività degli sviluppatori JavaScript, nel panorama dei linguaggi sviluppati e promossi da Microsoft negli ultimi anni, da C# al più recente F# tanto per citarne alcuni, si è aggiunto da qualche mese TypeScript, rilasciato in versione 0.8.1.1 lo scorso 4 dicembre: il papà, Anders Hejlsberg, già autore del Turbo Pascal nell'ormai lontano 1980, e più recentemente architetto capo del team di sviluppo di C#, ne ha annunciato la nascita in un video introduttivo (in inglese) qualche settimana prima.
Uno dei lanci ripresi dal portale ufficiale di questo nuovo linguaggio, "Starts from JavaScript, Ends with JavaScript" (tutto comincia e finisce con JavaScript), esprime bene il concetto alla base di TypeScript.
Questo è basato infatti su un superinsieme di ECMAScript 5 (ECMAScript è il nome della versione di JavaScript standardizzata dall'European Computer Machine Association) ed inoltre implementa alcuni dei costrutti proposti per ECMAScript 6. In altre parole, qualunque sorgente JavaScript esistente è già un sorgente TypeScript. Questa è la principale caratteristica che lo distingue da altri linguaggi paragonabili, come CoffeeScript o Dart.
Nella documentazione viene definito così: "TypeScript is a syntactic sugar for JavaScript.". TypeScript introduce in JavaScript costrutti come le classi, le interfacce ed i moduli, oltre che la tipizzazione statica delle variabili: per molti programmatori lo zucchero sintattico citato dalla documentazione. I sorgenti vengono poi processati dal compilatore che si occupa di effettuare il controllo dei tipi e di trasformare il sorgente in codice JavaScript puro, e per questo utilizzabile ovunque. Inoltre nelle intenzioni del team di sviluppo di TypeScript vi è l'obiettivo di ottenere un codice finale pulito, leggibile e manutenibile: per questo motivo il compilatore TypeScript non effettua trasformazioni sui nomi delle variabili o dei metodi, né applica una minimizzazione dell'output.
L'intero progetto è open source (rilasciato con licenza Apache License) ed esistono plugin per diversi ambienti, quali SublimeText, VI ed Emacs, ma è in Visual Studio 2012 che TypeScript trova il suo habitat naturale, come avremo modo di vedere in seguito, grazie all'apposito plugin: oltre al compilatore viene installato tutto il necessario per abilitare il supporto al nuovo linguaggio all'interno dell'ambiente, ed il nuovo modello di progetto HTML Application with TypeScript.
Diamo allora un'occhiata alle caratteristiche salienti del nuovo linguaggio.
TypeScript aggiunge alcuni tipi statici al JavaScript. Tutti sono sottotipi del tipo base any: questo può rappresentare qualunque tipo JavaScript senza alcuna limitazione. Gli altri tipi sono invece classificati come tipi primitivi e tipi oggetto. In particolare, i tipi primitivi sono:
mentre i tipi oggetto sono class, module e interface.
Dichiarare una variabile, ad esempio di tipo number, richiede una sintassi simile alla seguente:
var x:number; var x = 1; // Inferenza: equivalente a var x:number = 1;
La parola chiave var indica la dichiarazione di una variabile, seguita dal nome della variabile e dal suo tipo, separati dai due punti. Quando il tipo della variabile non viene specificato, il compilatore tenta di inferire il tipo dall'assegnazione che viene fatta.
La tipizzazione dei parametri dei metodi è analoga alla dichiarazione delle variabili: il nome del parametro è seguito dal tipo, separato dai due punti:
function showAlert(message: string):void { alert(message); }
Nell'esempio appena visto possiamo notare l'utilizzo del tipo speciale void, utilizzato solo per indicare l'assenza di valori, come, appunto, nelle funzioni senza valori di ritorno. Mutuata dal fratello maggiore C# la possibilità di specificare parametri di default e parametri opzionali, utilizzando la sintassi dell'esempio che segue:
// Funzione showAlert // parametro message, "Hello" valore di default // parametro description: opzionale function showAlert(message: string = "Hello", description?: string):void { if (description != null) { alert(message + ": " + description); } else { alert(message); } }
Il compilatore si occupa di controllare i tipi e le assegnazioni, segnalando al programmatore eventuali errori.
Attenzione: Questo articolo contiene un allegato.
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