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Come sappiamo, in Blazor, la configurazione è esposta tramite il servizio IConfiguration, con il quale possiamo accedere alle sezioni e ai valori all'interno di appsettings.json. Tuttavia, di solito è molto più comodo utilizzare una classe .NET per rappresentare il contenuto di ...
Come sappiamo, Blazor ci permette di leggere la configurazione da un file appsettings.json, che per default si trova nella cartella wwwroot.Tuttavia, più che un file statico, alle volte è molto più conveniente utilizzare un vero e proprio endpoint di ASP.NET Core, perché magari ...
Nel corso dell'articolo sul pre-rendering in Blazor (https://www.aspitalia.com/articoli/asp.net-core5/blazor/abilitare-gestire-prerendering-applicazioni-blazor-webassembly.aspx), abbiamo visto come uno degli aspetti a cui dobbiamo prestare maggiore attenzione è che la pagina ...
Una delle problematiche principali delle single page web application è la search engine optimization: dato che le pagine vengono generate direttamente sul browser, il markup HTML non è immediatamente disponibile per i crawler dei vari motori di ricerca. Blazor WebAssembly ...
Come sappiamo, nel momento in cui creiamo un progetto Blazor WebAssembly, possiamo scegliere tra due differenti modalità di hosting: Static files: in questo caso l'applicazione è nient'altro che un sito web statico, la cui intera logica di funzionamento è eseguita nel browser ...
Le applicazioni web moderne, e soprattutto le Progressive Web Application, devono essere in grado di fornire un'esperienza utente di alto livello anche nel caso di rete instabile o addirittura offline. Pertanto avere a disposizione un componente che ci notifichi dello stato della...
Il motore di dependency injection di ASP.NET Core presenta molte funzionalità che, alle volte, non sono di così evidente utilizzo. Un esempio pratico è dato dalla possibilità di registrare servizi generici. Con ogni probabilità avremo usato decine di volte l'interfaccia ILogger ...
Quando abbiamo a che fare con applicazioni complesse basate su ASP.NET Core Web API, il rischio principale è che il progetto contenente la vera e propria applicazione web cresca a dismisura, diventando alla lunga monolitico e poco manutenibile.Fortunatamente, con pochissimo ...
Come abbiamo visto nell'articolo precedente (https://www.aspitalia.com/articoli/asp.net-core5/grpc/usare-grpc-infrastruttura-nostri-servizi-web.aspx), la comunicazione gRPC basa i suoi principi sui file protobuf, che contengono la definizione dei servizi e delle classi di ...
Se .NET Core 3.1 ha aggiunto il supporto ufficiale a gRPC come protocollo per i nostri servizi web, in .NET 5 l'utilizzo di questa tecnologia si è ulteriormente consolidato, grazie all'aggiunta di una serie di miglioramenti prestazionali che l'hanno resa ancora più scalabile. Ma ...